Le società ed i relativi organi di vertice si trovano nel mezzo di una straordinaria transizione digitale e sono chiamati a compiere scelte organizzative, non solo potenziando i processi tradizionali, ma adottando strumenti capaci di cambiare radicalmente gli assetti societari ed i meccanismi di corporate governance.

La Piattaforma ROKH definisce un percorso di innovazione nell’impiego di tools digitali in ambito societario, rivoluzionando la tradizionale redazione di verbali e delibere del CDA.

Mediante la tecnologia di smart drafting è possibile realizzare, con alcuni semplici input e in modo semi- automatico flussi dinamici, capaci di rispondere ad esigenze e situazioni specifiche, nella fase pre- assembleare.

La creazione di clusters comporta un radicale efficientamento delle attività a basso valore aggiunto, valorizzando prestazioni professionali, grazie all’accrescimento di qualità, esperienza e stabilità del team; il sistema, attraverso l’impostazione modulare di quesiti e l’integrazione di note che guidano le decisioni negli aspetti più delicati, impone un approfondimento implicito sui temi, utile non solo per migliorare l’ analisi delle fattispecie, ma anche per formare le risorse.

Sfruttando il confronto ciclico dei vari modelli, gli utenti hanno a disposizione un unico flusso sempre aggiornato. Questo garantisce una migliore integrità dei dati, efficientando l’archiviazione e riducendo rischi di errore.

Sarà, inoltre, possibile accentrare la gestione della redazione, favorendo l’interoperabilità̀ tra head quarter e società del gruppo, eliminando le asimmetrie e favorendo l’efficienza dei processi per fornire una garanzia di qualità, trasparenza ed affidabilità. In una dimensione internazionale, la centralizzazione e la coerenza sono garantite, sfruttando il sistema multilingua nativo, che permette di superare la perdita di sfumature linguistiche.

Infine, pur offrendo un’accessibilità flessibile da smartphone, tablet e PC, ROKH è supportata da un un sistema di gestione degli accessi autorizzati, per permettere di sapere chi ha avuto accesso ai flussi e garantire in questo modo sicurezza e protezione dei dati.